Buio Expedition 2013
Il Supramonte rappresenta ancora una zona di conquista per gli appassionati di avventura e di sport ma nel contempo si presenta come un'aerea ecologicamente unica con un ecosistema integro e un rapporto uomo-ambiente ancora in equilibrio. L'area del Supramonte è contraddistinta da una vasta area carsica dove l'apparente predominanza della solida roccia lascia spazio all'impalpabile presenza di un fitto sistema idrogeologico.
L'importanza di questa intangibile presenza risulta spesso minacciata e sottovalutata da azioni che spesso ignorano la fragilità di un ecosistema superficialmente invisibile ma omogeneamente presente.
Proprio il connubio tra la solidità della roccia e la forza dell'acqua rappresentano il filo conduttore di questa spedizione che vuole sottolineare che, nonostante l' apparente aridità del territorio, la porzione centro orientale dell'isola è percorsa da un'abbondante reticolo di fiumi e ruscelli nascosti tra le antiche formazioni geologiche.
La spedizione in kayak nel centro del “brullo” Supramonte evidenzia questo contrasto con un'attività spettacolare e suggestiva.
Dopo un'attenta programmazione, un team composto da professionisti dell'avventura ha disceso i meandri del Supramonte per consentire al kayaker di discendere pagaiando i tratti più suggestivi di alcuni torrenti sotterranei.
In tre giorni sono state percorse due spettacolari cavità carsiche in diverse aree del Supramonte affrontando notevoli difficoltà tecniche e logistiche; dalla Grotta di Sa Oche a Oliena, alla grotta di San Giovanni su Anzu a Dorgali per poi provare anche l'angusto ingresso della grotta Donnini nel cuore del Supramonte di Urzulei.
La spedizione 2013 ha visto tra i protagonisti i professionisti della speleologia dell'associazione Roma Sotterranea affiancati dal team Adventure Inside che hanno supportato Telemaco Murgia seguiti dalla cameraman Gabriela Monti e dal fotoreporter Ivano Stranieri che hanno documentato l'impresa.
Oltre alle notevole complessità logistica e le problematiche tecniche della progressione in grotta, con calate e cunicoli da affrontare con l'attrezzatura al seguito, la spedizione ha presentato anche notevoli rischi e difficoltà nell'attività di discesa in kayak. Con i kayak sono stati attraversati corsi d'acqua imprevedibili per portata e percorso, con cascate e ostacoli ignoti, con temperature al limite della sopportazione e nella totale oscurità.
L'affiatamento del team, la passione per lo sport e l'amore per questa fantastica terra sono stati i motori trainanti di questa spedizione nel cuore del Supramonte e dell'avventura.
Si ringraziano per questo evento: Adventure Inside, Drago Rossi, Itaka Srl, Mediterranea Adventure, Roma Sotterranea, Tecnica, Hotel Turismo Rurale Villa Maria Caterina.